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Perché un volume dedicato ai nuovi modelli esplicativi in criminologia e vittimologia? La stagione che le scienze criminologiche si trovano ad attraversare è una stagione molto particolare, per alcuni versi straordinaria, per altri versi assai difficoltosa: le continue, e giuste, prese di distanza dai modelli positivisti e lombrosiani, ritenuti ormai ampiamente superati, hanno provocato un disorientamento che i successivi approcci teorici non sono riusciti a colmare, tanto è vero che, negli ultimi anni, si è cercato di correre ai ripari tentando un nuovo ancoraggio scientifico, questa volta con le neuroscienze e con la psichiatria biologica in genere. Allo stesso tempo, emergono interpretazioni teoriche fondate sull'idea che un atto criminale non possa essere disgiunto dal suo autore in termini di percorso individuale di vita. La preoccupazione è quella di mettere in rilievo il rapporto fra vittima e autore di reato andando incontro a una necessità di carattere relazionale che non può essere evitata da una scienza sociale che intenda definirsi consapevole e critica.