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'Nella primavera del 1946 Bianca Garufi scrisse a quattro mani con Cesare Pavese il «romanzo bisessuato» Fuoco grande, pubblicandolo solo nel 1959; lo proseguì, a distanza di anni, con Il fossile (1962), testo che conserva le due voci narranti (quelle di Silvia e di Giovanni) ma che è opera della sola Bianca (sua la traduzione in francese, Le fossile, Mercure de France, 1965). Protagonista di entrambi i romanzi è Silvia, personaggio centrale già del primo romanzo della Garufi, Libro postumo, fino ad oggi inedito, per il quale Pavese aveva scritto una bella prefazione allorché si pensava di pubblicarlo, paragonandolo addirittura alla Vita Nuova e parlando di «visioni», di «trasfigurazione delle persone in angeli», di «libro della maternità».'