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Il 2 maggio Torino brulica di partigiani, ci sono rappresentanze di tutte le formazioni del Piemonte, fazzoletti multicolori, bandiere, musiche, canti, discorsi e la grande sfiata: piazza Vittorio, lungo Po, Valentino, corso Vittorio. La popolazione assiepata nelle strade esulta; finalmente la guerra, le paure, le privazioni, tutto è finito; tutti sognano ora un futuro roseo di benessere, di pace, di giustizia sociale... Scritte nel 1953 e lasciate in un cassetto, riemergono oggi le memorie di un ragazzo che partecipò alla Resistenza piemontese. Dalle azioni di sabotaggio in montagna alla battaglia di Alba, fino alla liberazione della città di Torino.