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"Mentre scrivevo il mio libro in omaggio a Orlando Sora, artista del Novecento, ho rimpianto di non aver ben ascoltato, ragazzina, le tante storie che lui mi raccontava, soprattutto quelle appartenenti alla sua vita fanese del tempo di Cronache di Frusaglia, il primo libro scritto dal suo amico Fabio Tombari, un libro arguto e singolare sulla gente di quei luoghi, come adesso non ce ne sono più. I due erano amici sin dalla primissima infanzia, quasi coetanei; Tom-bari aveva tre anni più di Sora o poco più, ambedue avevano vissuto in un ambiente molto "frusagliano", per usare una terminologia "tombariana". E tale doveva essere Fano a quei tempi: cittadina di pescatori in riva al mare con un passato di antica città romana, ben visibile ancora oggi. Passeggiando per il centro di Fano, cercavo di immaginarmi come poteva essere la città un secolo prima, con Sora e Tombari che se ne andavano insieme per il corso, e che cosa potessero dirsi due tipi così diversi tra loro nell'aspetto e nello spirito: con la parola facile Tombari, mentre Sora ci impiegava una vita a spiccicarne una. Erano diversi anche fisicamente: alto e magro il primo, con un fare brusco che a volte metteva soggezione; di statura media, magro ma possente e con un viso da asceta, il secondo. E belli tutti e due!"