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Uno sconosciuto pronto ad abbracciarti ogni volta che entri a bere qualcosa in un bar; una donna slovacca che è andata a letto con i cento più grandi scrittori del secolo; una studentessa spagnola che va a Firenze per scrivere una tesi sulla Divina Commedia e diventa ogni giorno più bassa, fino all'inesistenza... Nei racconti di Pablo d'Ors, apparentemente realistici, lo straordinario si impossessa del quotidiano fino a distorcerlo. D'Ors scrive per far pensare e per far ridere, ma anche per regolare i conti con quegli scrittori che, per la loro vita, il loro stile o per i temi a loro cari, hanno dato forma al suo universo letterario: Thomas Bernhard, Milan Kundera, Günter Grass, Dante, Calvino, Boccaccio, Pessoa, Goethe, Dickens... Pablo d'Ors li trasforma in personaggi, e questo esorcismo letterario sancisce il suo debutto nella narrativa europea.