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Sono molti i paesi che hanno adottato l'appellativo di Africa in Miniatura, rivendicando cioè la presenza sul loro territorio di un gran numero di aspetti geografici, naturalistici, umani e climatici tali da giustificare questa definizione. A ben guardare, però, l'unico paese di tutto il continente che si trova ad ospitare il maggior numero di questi elementi è proprio il Camerun. La fitta foresta equatoriale del sud dalla ricca e rigogliosa vegetazione, una foresta pluviale in molte aree ancora vergine; le alte montagne dell'Ovest coperte di alberi e di una flora che fa spesso pensare ad un panorama più svizzero che africano (qui si trova il Monte Camerun, un vulcano ancora attivo); le spiagge dorate atlantiche, delimitate dall'oceano e dalle alte palme da cocco; i verdi altopiani dell'Adamaoua, una savana arbustiva dove vivono molti grandi animali; la brulla savana saheliana, regno di branchi di elefanti e gruppi di pastori nomadi; il pre-deserto dell'estremo nord, preludio al grande Lago Ciad; i numerosissimi fiumi, laghi e cascate sparsi in tutto il paese. Ma il vero tesoro del Camerun è rappresentato dalla sua gente, oltre 240 etnie che parlano altrettante lingue (impropriamente definite dialetti) e che rappresentano vari gruppi antropologici (bantu, semibantu, nilotici ecc). Viaggiare in Camerun rappresenta in questo senso un vero e proprio compendio dal punto di vista etnico-culturale.