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Emanuele Colasandri è stato uno dei pittori più promettenti di quella generazione straordinaria che ha trasformato l'arte italiana a cavallo tra i due secoli. Critica e pubblico si sono accorti immediatamente della sua maestria, ma a un certo punto tutte le sue opere sono scomparse dal mercato. Come dissolte nel nulla. Circola solo qualche vecchia foto ripresa da cataloghi o dalla stampa dell'epoca. Una cancellazione così totale da aver diffuso persino una leggenda. Fino al giorno in cui una telefonata annuncia a un esperto l'esistenza di un'opera incredibile e misteriosa. Il racconto, già uscito in "Roma fantastica", antologia di Alacran, non appare in libreria dal 2005.