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Che cosa significa improvvisare? Dove incomincia e dove termina l'improvvisazione all'interno di un pattern, di un'abitudine, di un automatismo? Che ruolo gioca la sorpresa o il non-programmabile nelle nostre vite, individuali e collettive, così esposte a forme di ripetizione automatica? Questo volume svolge una riflessione di tipo filosofico sul senso dell'improvvisazione e sulla struttura del problema che essa pone. Il tema è esplorato da differenti prospettive: quella estetica, che si interroga sull'improvvisazione nella musica o nel teatro, ma anche quella della pratica psicoanalitica nella relazione complessa con i suoi schemi; quella della struttura paradossale della decisione etica o quella delle scienze sociali, compresa la sfera politica, dove è in questione il senso del gesto produttore di novità o rivoluzionario; senza trascurare il problema dell'immaginazione onirica e quello dell'organismo biologico, capace di organizzare risposte impreviste rispetto ai propri schemi motori. Con saggi di Prisca Amoroso e Gianluca De Fazio, Sergio Benvenuto, Alessandro Bertinetto, Ray Brassier, Vincenzo Caporaletti, Vincenzo Cuomo, Rossella Gaglione, Daniele Goldoni, Pietro Montani, Jean-Luc Nancy, Igor Pelgreffi, Roberto Tessari, Frédéric Vinot, Slavoj Zizek.