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La più bella versione poetica del Roman de la Rose ha la sua fucina ad Ancona, dove Franco Scataglini visse la sua intera parabola di uomo e di intellettuale (1930-1994), guardando alle origini romanze come al suo riscatto. La Rosa è anche un ennesimo omaggio cortese alla donna amata: Rosellina, sua moglie e Musa. La sua incantevole lingua letteraria muove dal dialetto antico, decantato alla scuola dei trovatori e dei siciliani. Con tale pigmento linguistico, egli sagoma e pennella anche il suo scontroso paesaggio marino e litoraneo attraverso gli animali che lo popolano, il suo originalissimo bestiario finora rimasto incredibilmente inavvertito.