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A partire dal movimento della terapia familiare sono stati sperimentati diversi strumenti di lettura per narrare e cogliere l'appartenenza familiare dell'individuo nel tempo. Il cronogramma si propone all'interno di questa tradizione, utilizzando il tempo come strumento epistemologico, come chiave di lettura delle storie familiari e terapeutiche, come una mappa per riflettere e per agire. In questa prospettiva, si propone di aiutare a penetrare negli eventi delle storie trigenerazionali, a cogliere i significati simbolici che si strutturano nel tempo attraverso delle convenzioni trans generazionali, a fornire strumenti e risvolti operativi a chi lo utilizza. Partendo da una strutturazione descrittiva, il cronogramma è uno strumento, sintattico, semantico e pragmatico, da utilizzare prevalentemente in tre contesti: nell'ambito clinico, dove consente una lettura diagnostica delle storie, incide sull'azione terapeutica e potenzia il lavoro di supervisione; nell'ambito formativo, dove aiuta a ricostruire i processi personali e familiari utili nel processo di costruzione dell'identità dell'apprendista terapeuta; nell'ambito della ricerca, dove si propone come strumento per la raccolta e l'organizzazione di dati sulle famiglie e sui processi terapeutici.