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Nel 1966 si presentava ai lettori italiani "I mostri all'angolo della strada", la prima raccolta ragionata delle opere di H.P. Lovecraft, curata da Fruttero e Lucentini. Nell'intento dei curatori, "La "grande mostra" italiana dei mostri di Lovecraft" si proponeva di rimettere ordine nelle pubblicazioni saltuarie e incomplete del maestro di Providence, proponendo sia i racconti legati al ciclo di Cthulhu sia quelli sovrannaturali. Lovecraft e i suoi racconti visionari, che tratteggiano un universo malevolo incomprensibile, pronto a divorare la fragile civiltà umana, sono poi diventati un caposaldo della letteratura fantastica moderna, e questa raccolta rappresenta la pietra miliare della storia delle sue pubblicazioni in Italia.