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Il nome di Paul Bekker (Berlino, 11 settembre 1882 - New York, 13 marzo 1937) è noto oggi soprattutto agli studiosi dell'opera di Beethoven e di Mahler per via di due imponenti contributi critici la cui ricezione a livello storiografico ha oltrepassato con successo lo spartiacque della Seconda Guerra Mondiale [...]. Fuggito in esilio nel 1934, si recò prima a Parigi e in seguito a New York, dove si trasferì definitivamente continuando la sua proficua attività di critico musicale e divenendo voce autorevole degli organi di stampa degli emigrati europei. Morì prematuramente a New York nel 1937 senza più rivedere il continente europeo, della cui vita musicale, durante gli anni culturalmente effervescenti della Repubblica di Weimar, era stato testimone attento e pugnace. [...]