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Questa storia comincia quasi ottant'anni fa e, per fortuna, dura ancora. È la storia delle ragazze e delle donne che, nei venti mesi della guerra di Liberazione o anche prima, decisero da che parte stare: contro il fascismo, l'oppressione, la mancanza di libertà e di futuro. E contro un costume, una morale che le voleva obbedienti e sempre un passo indietro, senza diritto di scegliere: la propria vita, un lavoro, un'opinione politica. Le partigiane e le resistenti, semplicemente, scelsero. Di essere protagoniste della propria vita. Una scelta che le ha segnate anche in tutte le svolte future della propria esistenza. E che ha segnato fortemente la crescita e l'emancipazione delle donne in Italia. Il mio viaggio alla scoperta - è il caso di dirlo - delle partigiane liguri, iniziato nel 2012 con la prima edizione di questo libro, è proseguito nel decennio successivo, fino alle videointerviste del progetto "Noi Partigiani". Molte, oggi, se ne sono andate. Ma le loro parole, i loro ricordi, le amarezze e i sorrisi fanno ormai parte integrante di un patrimonio che non possiamo permetterci di far svanire insieme all'ineluttabilità del tempo. Vorrei che tutti potessimo ancora a lungo poter ridere insieme a loro, con la leggerezza dei vent'anni.