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Polesella è uno dei pochissimi comuni polesani a essere sempre stato amministrato da maggioranze di sinistra, quasi l'emblema di una provincia povera, da sempre considerata l'isolotto rosso del bianco Veneto. Il Consiglio Comunale, nel dopoguerra, ha affrontato tutti i grandi problemi che riguardavano il territorio: la disoccupazione, l'alluvione e la ricostruzione, l'emigrazione, le opere e le infrastrutture fondamentali per l'ammodernamento del paese. La documentata storia amministrativa del Comune, che si basa in primis sulle carte dell'archivio comunale, contribuisce a ricostruire lo spaccato delle vicende di una municipalità che, in quanto rivierasca, sentiva forte l'influsso politico emiliano e che ebbe, tra le sue particolarità, quella di vedere sindache donna alla guida del paese per quasi sette lustri. Il quadro offerto dall'autore è quello di un forte impegno civile di tante persone che hanno lavorato per il riscatto da una condizione di difficoltà e arretratezza, lottando contro tutto e contro tutti nell'interesse esclusivo del paese e della sua gente.