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La Russia per secoli è stata attratta dal Mediterraneo per ragioni militari, economiche e culturali, e con alterne fortune ha cercato di influirvi. Le rivolte arabe del 2011 hanno offerto a Mosca una concreta opportunità di riposizionarsi nell'area, anche grazie alla confusa lettura che in Occidente si è fatta di tali eventi. Così, oltre che oggetto di proiezione regionale, il mare nostrum per i russi è diventato un'ottima carta da giocare nelle trattative in corso su scala globale. L'attivismo russo, benché quasi inedito e per certi versi destabilizzante, può tradursi in un'irripetibile opportunità diplomatica per tutti gli attori coinvolti nel Great Game mediorientale, Occidente compreso.