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Il testo descrive i racconti di viaggio dei turisti svedesi in Italia dal Medioevo ad oggi. Più che la descrizione dei paesaggi e dei monumenti, la ricerca è interessata al giudizio degli svedesi sugli italiani, i loro stereotipi e i loro giudizi. Il testo raccoglie, per sommi capi, anche gli stereotipi di inglesi, francesi e tedeschi. Nel periodo di massimo sviluppo del racconto di viaggio (1600-1700) i visitatori di queste quattro nazioni esprimono giudizi in genere assai negativi sugli italiani: irresponsabili e dediti al dolce far niente. Gli inglesi trovano la causa di questa condizione nella mancanza di libertà politica ed economica; i francesi nel clima che rende pigri; i tedeschi nella cultura cattolica che spinge all'elemosina e al servilismo. Gli svedesi tendono ad preferire la "spiegazione tedesca". Tuttavia i loro giudizi sono molto più equilibrati di quelli degli altri popoli e tendono spesso a dare giudizi positivi, piuttosto rari negli altri popoli.