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I saggi qui raccolti illuminano aspetti diversi della dimensione antropologica e sociale delle scienze nel Regno di Napoli nell'arco temporale tra il Rinascimento e l'Illuminismo. I saggi di M. Cambi, D. Carnevale e P. Palmieri analizzano episodi, pur cronologicamente distanti, del processo di secolarizzazione implicito nella ricerca di spiegazioni naturalistiche di fenomeni "limite" come il tarantismo, le morti improvvise e il vampirismo. I saggi di M. Toscano e B. Raucci mettono invece in luce l'emergere, nell'ambito delle ricerche geologiche, fisiche e chimiche della seconda metà del Settecento, di nuove figure professionali di intellettuali che indirizzano programmaticamente il proprio operato alla "pubblica felicità". La dimensione pubblica e politica della cultura scientifica alla fine del Settecento viene particolarmente evidenziata nei saggi di P. Matarazzo e B.A. Naddeo, che analizzano il contributo delle nascenti scienze economiche e sociali all'analisi empirica della realtà del Mezzogiorno d'Italia. Contributi di Maurizio Cambi, Diego Carnevale, Girolamo Imbruglia, Pasquale Matarazzo, Roberto Mazzola, Barbara Ann Naddeo, Pasquale Palmieri, Barbara Raucci, Maria Toscano.