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Il Terzo Reich non fu soltanto Adolf Hitler. Attorno a lui si mossero e agirono alcuni gerarchi, devotamente consacrati alla causa del Führer e della Germania nazista: i fedeli paladini, i docili esecutori degli ordini del dittatore. Primo di questa galleria di ritratti è Joseph Goebbels. Genio della propaganda, tribuno del popolo, maestro della menzogna, è l'"incendiario" del Terzo Reich, vive i trionfi e le sconfitte di Hitler e rimane con lui sino alla fine. Segue, poi, Hermann Göring, il numero due del regime. Spaccone e megalomane, corrotto dal potere e schiavo della morfina, è un presuntuoso dilettante: in guerra fallisce clamorosamente con la sua Luftwaffe. È il turno di Heinrich Himmler, il capo delle SS, il più potente dei "gregari" del Führer. Pedante, opaco, incolore, è il burocrate dello sterminio: progetta e realizza con spietata efficienza l'assassinio di milioni di ebrei. Seguono, poi, Rudolf Hess, il prototipo del suddito totalitario, cui però non vengono mai conferiti poteri reali, e Albert Speer, l'"architetto" del Reich, il regista dei trionfi hitleriani. Chiude la carrellata Karl Dönitz, l'"ammiraglio del diavolo", gelido stratega e successore di Hitler, il curatore fallimentare delle rovine del Reich.