Tab Article
«Io a quattro o cinque anni avevo l'argento vivo addosso e la lingua già abbastanza lunga, non stavo fermo né zitto un momento; allora papà mi prendeva sulle ginocchia e mentre mi faceva saltellare mi chiedeva: "Tu cosa farai da grande?" "Farai, farai...", e rispondeva, lui stesso, quasi subito, "il fracanapa". In Veneto Fracanapa non è solo una maschera teatrale, ma è pure un nome che sta a significare un mestiere: saper costruire quel manufatto che spunta dal muro del camino e sopra il quale vengono sistemate delle mensole. "Sì, sì papà, farò il fracanapa", dicevo tutto allegro. "E invece no", riprendeva lui tra il serio e il faceto, "niente fracanapa, tu farai l'avvocato, prenderai la tua moto e te ne andrai in giro a difendere le cause della povera gente". Quando sono andato a lavorare al sindacato mi sono ricordato di quelle parole e, spontaneamente, mi è venuto da dire che quella di mio padre era stata una vera profezia. Di quelle che si avverano per il solo fatto d'esser state pronunciate. Poi, diciamola tutta, magari inconsapevolmente, a quella storia del futuro da difensore dei più deboli, io ci ho pure creduto per davvero...". Comincia dalle ginocchia del padre l'autobiografia di Aldo Romagnolli, uno dei protagonisti del sindacalismo e della cooperazione sociale dagli anni 60 a oggi in Italia.