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Alla base della civiltà dei popoli è l'attività lavorativa dei loro componenti. Il lavoro è espressione di un diritto di libertà, che negli ordinamenti moderni è costituzionalmente garantito. Il lavoro è anche un dovere - oltre a essere indispensabile a ciascuno per sopravvivere -; perché tutti devono contribuire, nei limiti delle proprie possibilità, al progresso della collettività alla quale appartengono. L'attività lavorativa deve essere compiuta secondo quelle regole morali che la rendono utile alla collettività. Queste regole morali sono parte integrante delle norme costituzionali, che le hanno rese giuridicamente coattive. Tutelare la libertà e il lavoro deve essere l'obiettivo fondamentale dello Stato moderno. La negazione della libertà lavorativa, così come il mancato rispetto delle regole morali che la concernono, hanno effetti rovinosi per la società.