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Il tema della sopravvivenza, che cosa accade cioè dopo la morte, veniva affrontato fino a poco tempo fa in chiave religiosa o fideistica. Ma da qualche decennio se ne stanno occupando anche gli studiosi, come i fisici (c'è chi ha fotografato l'anima al momento del trapasso) o i medici che raccolgono - sulla via tracciata da Raymond Moody - le esperienze di NDE, di coloro cioè che pur in coma profondo mantengono vigile la coscienza e, al rientro, riferiscono che cosa è accaduto sia in sala operatoria che nell'altra dimensione. Testimonianze simili ci provengono anche dalle comunicazioni medianiche o mistiche e da chi sperimenta i viaggi fuori dal corpo. D'altronde vita e morte non sono esperienze separate, ma fanno parte di un ciclo che si ripete finché non usciremo dalla catena delle esistenze per conquistare la vita dello spirito. Anche chi non crede, chi è scettico, chi si rifugia nella scienza pensando di proteggersi dalle proprie paure, non può più ignorare le esperienze di frontiera, che si stanno moltiplicando in tutto il mondo in ogni ambito sociale e culturale. Insomma, secondo l'autrice la morte non esiste, è solo un passaggio.