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Quando un bambino viene colpito da una malattia potenzialmente mortale, come nel caso di neoplasia, le attenzioni dei genitori tendono a catalizzarsi sul figlio malato. I fratelli e le sorelle parallelamente ai loro fratelli malati devono affrontare un percorso di rabbia, ansia e di un dolore spesso taciuto. La malattia tumorale irrompe con prepotenza nelle famiglie scardinando i vecchi equilibri, minando il presente e rendendo incerto il futuro. Ogni componente del nucleo familiare è obbligato a compiere un massiccio sforzo per adattarsi ai tempi e ai luoghi che le scelte di cura impongono. È così che i fratelli e le sorelle dei bambini malati si trasformano in fratelli d'ombra: fratelli silenziosi e ritirati che nascondono le proprie emozioni per non ferire i genitori già così duramente provati, oppure fratelli arrabbiati che rivendicano un ruolo da protagonista all'interno della famiglia. Sulla base di queste premesse il Dipartimento di Scienze della Salute dell'Università degli Studi di Firenze, in collaborazione con la Sezione "Il pupazzo di garza" dell'Associazione Lapo ONLUS e con BIOM (Società Italiana di Storia, Filosofia e Studi Sociali della Biologia e della Medicina), ha promosso un percorso seminariale interdisciplinare dal titolo Fratelli d'ombra.