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Il terrorismo transnazionale di matrice islamica ha rilevanti impatti economici sia diretti, per i danni provocati, sia indiretti. I secondi sono molto maggiori dei primi, da un lato per gli effetti che sull'economia globalizzata hanno le regolamentazioni e i controlli conseguenti alle misure di sicurezza anti-terroristica, e, dall'altro lato, per i riflessi sul comportamento che hanno gli attentati e l'incertezza sugli operatori sia pubblici che privati. Essi modificano la propensione al risparmio, all'investimento e ai consumi. La ricerca approfondisce in particolare i problemi che solleva la difficoltà di trasformare in valutazione del rischio l'incertezza propria del terrorismo e l'economia della paura che fa prevalere comportamenti irrazionali ed emotivi su quelli più razionali. Essa si estende ad un'analisi delle analogie e differenze che sull'economia ha il terrorismo rispetto alla criminalità e alle catastrofi naturali e antropiche, nonché al dibattuto problema dell'assicurazione contro il rischio terrorismo.