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San Francesco da giovane era una specie di stilista. Joshua Slocum, il primo a navigare in solitaria intorno al mondo, non sapeva nuotare. Bruce Lee ballava il cha cha cha quasi meglio di come combatteva. Fitzgerald scriveva deliranti ricette. Hemingway sfondò a testate il portellone di un aereo in fiamme. Sedici icone per sedici racconti. Sedici personaggi raccontati attraverso un unico, folgorante dettaglio: la finestra sempre accesa di Flaubert, le scarpe troppo strette di Beckett, l'iscrizione in greco sulla tomba di Jim Morrison che recita "Fedele al proprio destino". In fondo, sulla lapide di ognuno di questi personaggi potrebbe essere incisa la stessa epigrafe. Ciascuno di loro perseguì il proprio destino fino alla fine e anche oltre, ed è così che Morrison, Lawrence d'Arabia, Rimbaud e gli altri protagonisti di questo libro continuano a parlarci, illuminando ancora oggi le nostre esistenze. Con il loro esempio, con le loro opere o magari con un solo, a prima vista trascurabile, dettaglio.