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Non succede mai nulla a Nuraiò, una cittadina (immaginaria ma non troppo) della Sardegna. Finché non viene uccisa la professoressa Marta Deiana, una giovane donna bella e disinibita, capelli rossi tagliati corti e occhi di caffè forte. Quando inizia l'indagine, i carabinieri - a cominciare dal maresciallo Martino Crissanti - sanno già molto. Piovono, nella notte del delitto, gocce pesanti contro i vetri, le case, l'asfalto. E in questa Sardegna lontana da ogni luogo comune continua a piovere sui buoni e sui cattivi, gente alla quale prima o poi la vita presenta un conto da pagare: Nicola Rau, l'amante di Marta e di Sara, stanco di una moglie troppo normale; Alberto Sannìo, l'ex calciatore che dopo un infortunio si è fatto prete e ora sta partendo verso la Terra Santa per un viaggio di penitenza e riflessione; Efisietto Marras, il marito di Marta, l'indiziato dei primi sospetti; e poi "il ragazzo" Giovanni, che nel paese è a conoscenza di troppi segreti, tra cui quelli legati ai traffici che ruotano intorno alla nuova discarica. Grazie a questa coro di anime irrequiete, ben definite da una lingua impetuosa, "Neropioggia" riesce a ricreare un intero microcosmo sociale e antropologico, "dove si pensa come negli anni Cinquanta, ma si mangia e si consuma il triplo di allora, un paese di consumatori modernissimi con la testa rimasta indietro".