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"Ottanta anni alle Murate" intende aprire una finestra sulla storia delle ex carceri maschili fiorentine attraverso le vicende degli oppositori ai regimi succedutisi in Italia dall'Unità agli anni Ottanta del Novecento: dagli anarchici e dai socialisti a cavallo tra Otto e Novecento agli antifascisti e agli ebrei fucilati o incarcerati prima della deportazione nei campi di sterminio, dai radicali delle battaglie per i diritti civili negli anni Settanta ai terroristi rossi e neri protagonisti degli anni di piombo. Non è un lavoro esaustivo ma un primo tentativo di fisare la memoria storica delle Murate che negli ultimi anni ha modificato radicalmente la sua natura. L'architetto Michelucci dichiarò che lo spostamento delle carceri dal centro alla periferia di Firenze creava un vuoto nel cuore della città. Oggi questo vuoto è stato colmato e all'interno della cinta muraria delle ex carceri aleggiano le storie di coloro che vi sono stati reclusi: dopo un complesso restauro gli spazi sono stati felicemente destinati ad usi abitativi e culturali, che hanno trasformato l'area in un centro pulsante di attività.