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L'opera illustra le normative processuali di origine europea seguendo oltre ai principi fondamentali anche l'analisi della giurisprudenza della Corte di giustizia. Da oltre un decennio, tra le fonti del diritto processuale civile è entrato a pieno titolo anche il diritto europeo. Dal Trattato di Amsterdam in poi, infatti, il legislatore europeo ha il potere di intervenire con propri strumenti normativi in materia di giurisdizione transazionale, circolazione delle decisioni tra gli Stati membri, cooperazione giudiziaria, armonizzazione degli strumenti processuali. Nell'evoluzione del suo percorso normativo, il legislatore europeo è giunto a trattare unitariamente i tre principali aspetti del diritto internazionale privato e processuale (giurisdizione, legge applicabile e circolazione delle decisioni), dando vita a un vero e proprio "testo unico" in materia; al momento, ci si riferisce al regolamento n. 4 del 2009, entrato in vigore il 18 giugno 2011, in materia di obbligazioni alimentari, ma altre proposte di regolamenti sono attualmente allo studio, in materia sinora eluse dal legislatore europeo, come il divorzio, le successioni, i regimi patrimoniali tra coniugi e così via. L'importanza di tali normative documentata da una sempre crescente produzione giurisprudenziale. In questa occasione si vuole focalizzare l'attenzione dell'utente sui vari strumenti processuali europei utilizzabili dagli operatori per la tutela dei diritti nei singoli Stati dell'Unione Europea.