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Nell'ultimo ventennio sono stati evidenziati negli acquiferi vulcanici laziali, fenomeni di marcata riduzione delle portate sorgive e di progressivo abbattimento dei livelli piezometrici. Tali fenomeni sono causa della perdita di risorse e beni ambientali e, nel caso di persistenza o incremento incontrollato dei prelievi, della crisi dei sistemi socio-economici da esse dipendenti. Attraverso questo studio, gli autori hanno individuato 17 bacini idrogeologici e hanno focalizzato l'attenzione sulla presenza di aree in cui gli equilibri idrogeologici tra ricarica e perdite sono stati compromessi dall'uso che della risorsa viene fatto. Sono state, quindi, individuate e cartografate aree riconducibili a differenti gradi di stress idrico, denominate aree critiche e aree di attenzione. Lo studio, strutturato in un sistema informativo territoriale, ha portato ad una più omogenea distribuzione delle conoscenze idrogeologiche e degli squilibri esistenti e ha permesso di effettuare calcoli del bilancio idrogeologico distribuito che tengono conto del prelievo reale rispetto al bacino di riferimento.