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Il volume è dedicato alla figura dello scultore Guido Calori (Roma, 1885-1960). Noto soprattutto per l'attività scultorea premiata in numerose occasioni, Guido Calori, vincitore a soli ventitré anni del Pensionato artistico nazionale, si è distinto in campo decorativo e architettonico - famosa la collaborazione con Galileo Chini alle Terme di Salsomaggiore - ma anche pittorico e infine letterario, ottenendo per due volte il premio Poletti all'Accademia di San Luca. Per quarant'anni si è dedicato all'insegnamento, detenendo la cattedra di Scultura presso le Accademie di Belle Arti di Firenze, Bologna, Napoli e Roma. Il volume ripercorre la sua esperienza umana e artistica attraverso una narrazione condotta in prima persona, che si fonda sui ricordi da lui stesso trasmessi a parenti e amici anche in forma scritta, raffrontati sia ai documenti conservati nell'imponente archivio della Fondazione Museo dell'Opera di Guido Calori, sia ad altre fonti rintracciate in importanti istituzioni italiane. Non si tratta quindi di una biografia tradizionale e nemmeno di un testo di storia o storia dell'arte, sebbene gli eventi rievocati portino a riflettere sul delicato periodo vissuto dall'artista, ovvero il passaggio dal XIX al XX secolo. Questa "autobiografia postuma per procura" permette di conoscere un artista dalla personalità complessa e sfaccettata, che è vissuto ancorato a ben saldi e radicati principi morali e secondo i canoni classici dell'arte ai quali si è mantenuto fedele, con onestà e coerenza, per tutta la vita.