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"Perché esiste una lingua universale, una lingua che tutti abbiamo bene in mente e che nessuno ci ha insegnato. Una lingua dentro di noi da sempre, che si parla con il silenzio e non con le parole. Della bellezza colma di emozione, dell'emozione tutta piena di una bellezza a volte straziante. La bellezza dello stare al mondo, dell'esserci, dell'apparire su questa terra e seguire poi quel cammino che, questo sì, ci è sconosciuto. In questo modo la pittura è parte dell'essere e in questo modo ho sempre voluto comporre una mostra. Come una grande storia, un racconto del quale i quadri siano i protagonisti. Nell'intreccio di una trama che mi piace scrivere, e che vorrei legasse indissolubilmente quegli stessi quadri a chi starà davanti a loro per il tempo di una visita. Così come tutto ciò ha legato me, per i mesi e gli anni di preparazione. Vorrei trasferire la mia stessa emozione, perché rimbalzi e possa toccare, assieme agli occhi, il cuore di tante persone. Il cuore di tante persone emozionate. Ma forse sbaglio, mi sono detto più volte, a voler raccontare la pittura in questo modo. Eppure, non la so raccontare che così. E adesso avete davanti questa mostra. Ho desiderato farla. Ho lavorato a lungo sul tema, amatissimo, della natura dipinta, con molte esposizioni e molti libri." (Marco Goldin)