Tab Article
'«La sua attività non è un'operazione di giustizia o una gratificazione per le proprie idee e il proprio cuore: è [...] una scommessa». Così Giorgio Bárberi Squarotti scriveva nel 1984 del lavoro del critico letterario. La sua, indubbiamente, è stata una scommessa vinta: negli oltre sessant'anni di attività, ha attraversato l'intera letteratura italiana, cambiando il nostro modo di leggerne le opere. Questi Atti del Convegno svoltosi a Torino l'11-12 aprile 2019, nell'Università dove a lungo ha insegnato e che amava, propongono un primo bilancio, muovendo dalle riflessioni sul metodo e dall'attività di critico militante, attraverso Dante e Boccaccio, Machiavelli e Giordano Bruno, Alfieri e Manzoni, il secondo Ottocento e Pascoli e d'Annunzio, la poesia e la prosa del Novecento, senza dimenticare il monumento del Grande dizionario della lingua italiana UTET.'