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La cronaca familiare dell'operaio Luigi Abbiati e della sua compagna Antonia Oscar, ambedue giovani socialisti poi aderenti al PCd'I, perseguitati coi loro figli negli anni del regime fascista, fuori e dentro il carcere e al confino, fino alla morte di lui durante la Resistenza, impegna i due storici autori di questo libro a delineare aspetti, tratti caratteristici ai un'esperienza umana e politica che accosta, senza confondere, il cammino percorso da molte famiglie di comunisti. La storiografia relativa al partito comunista, come del resto ad altri partiti, ha di solito privilegiato un'ottica rivolta alle vicende dei gruppi dirigenti, alle forme organizzative, alla tradizione ideologica, mentre esigua attenzione ha riservato ai percorsi individuali, generazionali, alle motivazioni personali e familiari o di gruppo, alla mentalità, al costume, alla sedimentazione di una cultura spesso preesistente alle stesse scelte di partito. Si che, qualche volta, i vuoti lasciati da simili trattazioni restano incolmabili e finiscono per rendere inspiegabili perfino considerevoli segmenti di una storia più corale. La ricerca qui esposta basata su una vastissima documentazione - fonti d'archivio pubbliche e private, testimonianze orali, memorie, materiali a stampa, spesso minori e di difficile reperimento - ricostruisce le tessere di un mosaico dedicato a una storia sociale della militanza sottratta alle deformazioni di giudizi ideologici, alla retorica, ai vincoli soggettivi dell'autobiografia e agli interessi contingenti della politica. Un impegno fuori tempo e fuori luogo? Un rifugio nel privato? Al contrario: la sostanziale trasformazione di natura e di identità dei partiti che si richiamano alla tradizione socialista e comunista, una trasformazione che inizia ben prima del famoso 1989, pone in sede storica una serie complessa di domande circa un passato che non si rimuove con la pratica dell'esorcismo e della condanna o della agiografia a rischio di non comprendere più l'intera vicenda italiana e il percorso volontario di ciascuno. Prefazione di Carlo Smuraglia. Postfazione di paolo Ciofi.