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In un'epoca non meglio precisata la polis magnogreca di Partenope custodisce gelosamente l'eredità filosofica e culturale della Grecia nel periodo di massimo splendore. La città italica è retta da un governo oligarchico, costituito da filosofi rigidamente addestrati presso la temibile "Accademia" cittadina. Tra i giovani aspiranti vi è Aristogitone, figlio di Protagora, ed amico dello scaltro Patroclo, squattrinata danzatore omosessuale in perenne ricerca di un amante facoltoso. L'intera vicenda si dipana nell'arco di tre atti in cui i due protagonisti dovranno dapprima indagare su moti marini sospetti, interrogando la Sibilla cumana, ed in seguito saranno incaricati dal dio Efesto in persona di trovare e riportargli la divina consorte Afrodite, in fuga con un amante.