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Il fascicolo, monografico, presenta un'articolata e complessa ricerca (di tipo linguistico-stilistico e culturale) sul significato e il valore storico dei cosiddetti 'manifesti romantici' e di tutti gli scritti del tempo della prima restaurazione che abbiano proposto una profonda innovazione negli orientamenti della produzione letteraria italiana. Il più famoso manifesto del romanticismo italiano è certo la Lettera semiseria di Berchet, subito al centro dell'interesse dei letterati milanesi. Essa equivaleva a proporre da parte nostra una nuova riflessione sul romanticismo italiano (non senza qualche incursione su quello europeo). Da Alfieri e dal dibattito sulla lingua si arriva al «Conciliatore» e alle posizioni dei massimi scrittori italiani contemporanei: Leopardi, Manzoni, Monti. Un campo per vari aspetti inesplorato, su cui si propone una rinnovata riflessione, è quello del diffondersi delle teorizzazioni romantiche nel Meridione d'Italia.