Tab Article
Tra il 1982 e il 1989, Pelafina H. Lièvre spedì al figlio Johnny Truant una serie di lettere dal Three Attic Whalestoe Institute, un ospedale psichiatrico in Ohio dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Acute, sincere, tragiche, le sue missive svelano a poco a poco, scivolando sempre più nel delirio, il rapporto profondo e coinvolgente che lega una madre brillante ma disturbata al figlio da cui è stata separata ma che non ha mai smesso di amare, nemmeno dopo tanti anni di lontananza. Johnny, si sa, è il ragazzo che da grande avrebbe indagato i misteri del manoscritto di Zampanò, rinvenuto in un baule polveroso dopo la morte del suo estensore, per poi riportare alla luce le vicende soprannaturali accadute nella casa stregata di Ash Tree Lane, alternandole al racconto delle sue personali disavventure a Los Angeles e dintorni.
Questo epistolario, cui si aggiungono undici lettere inedite e mai tradotte in italiano, è apparso per la prima volta tra le pagine di Casa di foglie, il monumentale capolavoro di Mark Z. Danielewski, e ci offre nella sua interezza un toccante ritratto di due persone perdute negli imprevedibili meandri del destino.
«Capita ogni dieci anni che esca un romanzo dotato della pericolosa, selvaggia unicità di Casa di foglie» – Vanity Fair
«Questo prodigio della letteratura americana ritorna nella sua forma originale finalmente fedele ai testi e agli impianti a colori, grazie all’ottimo lavoro di 66thand2nd» – La Lettura Corriere delle Sera
«Casa di foglie non è un libro qualunque. È un libro da vedere oltre che da leggere, un libro-labirinto da ricomporre come un puzzle» – TTL - La Stampa
«Una delle narrazioni più ardite degli ultimi anni, un libro-matriosca» – Robinson - La Repubblica
«66thand2nd ha ripubblicato un romanzo che da circa dieci anni era molto difficile da trovare, al punto che su eBay le copie della prima edizione di Mondadori, risalente al 2005, si trovano in vendita a 100, 150 e 250 euro» – Il Post
«Più di un romanzo della letteratura: un albero della vita che si ricongiunge a quello della conoscenza del bene e del male» – Il Giornale