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I morti sulla rotta di emigrazione più letale del mondo sono già più di 50.000. Il fenomeno devasta il basso Mediterraneo eppure viene considerato entro i limiti di una presunta "normalità" sia dall'informazione, sia dai vertici internazionali. Addirittura l'Unione Europea ha indirizzato la sua politica verso forme di contenimento o respingimento, affidando la sorveglianza delle coste europee a un'agenzia priva di mezzi e di esperienza nel salvataggio in mare, tanto da ottenere una denuncia alla Corte penale internazionale dell'Aja per gravi complicità. L'amara inchiesta di Camillo Arcuri è un tentativo di trovare qualche risposta circa le origini di un flagello senza fine, di dimostrare come l'onda lunga del colonialismo e gli affari senza scrupoli di una cosiddetta alta finanza alimentino il fenomeno drammatico delle migrazioni.