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Nel giugno 1920 un battaglione di bersaglieri di stanza nella caserma anconetana di Villarey si ammutinò per non fare la guerra all'Albania. Ottennero la solidarietà dei commilitoni e di larga parte della popolazione e costrinsero il governo Giolitti, appena insediato, a revocare l'ordine di partenza, obbligandolo di fatto a rinunciare alle ambizioni colonialiste, per rispettare l'indipendenza schipetara. Fu la prima ribellione di soldati dell'esercito italiano che ottenne il risultato e la più importante dopo la rivoluzione d'Ottobre. Nel momento culminante del biennio rosso, quando ancora le attese rivoluzionarie erano vive e le possibilità anche, nata per solidarietà ai bersaglieri, l'insurrezione popolare proseguì contando di innescare l'attesa Rivoluzione. Furono le "giornate rosse": scioperi, manifestazioni e scontri si ebbero in tutta Italia. Via da Valona!, avvalendosi di materiale d'archivio inedito, è la prima e completa ricostruzione storica a 100 anni di distanza da quel famoso evento.