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Questo è un omaggio a uno dei più grandi intellettuali e scrittori del Novecento: Leonardo Sciascia. A distanza di tanti anni, ancora bisogna - continuamente - fare i conti con i suoi scritti, con il suo pensiero, con la sua parola. Sciascia ha lasciato un vuoto: manca tuttora nella cultura e nella letteratura una schietta e lucida intelligenza come la sua. In grado di illuminare l'oscuro, di seminare dubbi, di scrivere controcorrente, di affondare i bisturi nelle piaghe italiane, di svelare i vizi nascosti della Sicilia. E poi bisogna fare i conti anche con i luoghi che amava, per capire meglio. E se è pur vero che Regalpetra non esiste, se non nella rappresentazione letteraria, esiste invece Racalmuto ed esistono gli altri luoghi in cui lo scrittore visse, tra Racalmuto, Caltanissetta, Palermo: un triangolo, interno al Vallo di Mazara, nel quale si svolgeva la sua vita. E poi Milano, la città di Manzoni e Stendhal, Roma, la Spagna e l'amata Parigi. Così è: senza il rapporto con questi luoghi - vitale come un cordone ombelicale - la scrittura di Sciascia sarebbe stata diversa. Prefazione di Gaetano Savatteri.