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"Nel ripercorrere la nostra storia e la nostra politica arrivo a un concetto forte, drammatico: l'Italia è un'illusione, un oggetto del desiderio. Abbiamo imparato a nostre spese come sia doloroso essere italiani. Con il Novecento l'uomo è entrato in un tempo di crisi totale. Il poeta è dentro questo caos, che ho chiamato "magma", senza una medicina da proporre, poiché egli stesso è malato della malattia del mondo. La mia poesia appartiene al viaggio dell'uomo alla ricerca di qualcosa che trascende la cronaca e la storia verso una meta sconosciuta, desiderio profondo e indomabile. Se la poesia non avesse avuto da combattere per la luce, contro l'opacità e il buio, non mi avrebbe attratto così. Il male, la pietas, il mistero dell'Incarnazione, la Resurrezione, la vita: questi i miei temi. Da Rilke in poi il poeta è chiamato a umanizzare il mondo; ho interpretato la sua lezione a modo mio." (Mario Luzi). A partire dal racconto in prima persona di Mario Luzi - di cui si celebra il centenario dalla nascita - il volume ripercorre il lungo viaggio umano e poetico attraverso le vicissitudini del Novecento. La poesia di Luzi nasce dal confronto serrato e stringente con gli accadimenti della cronaca. La sua teologia poetica si misura con la storia e con la politica dagli anni del fascismo al crollo della prima Repubblica, fino alla nomina a senatore a vita. Giorgio Tabanelli ha seguito un criterio scientifico di ricostruzione storico-politica, che procede per stagioni ed eventi...