Tab Article
L'avvento del centrosinistra, con l'esclusione dei liberali dal governo, sancì nei primi anni sessanta del Novecento il distacco della Repubblica italiana dalla tradizione dello Stato nazionale prefascista. Al tempo stesso segnò il definitivo affermarsi dei partiti quali attori principali sulla scena pubblica italiana e avviò il progressivo scivolamento verso sinistra che avrebbe portato alle dinamiche consociative degli anni settanta e al prevalere delle ragioni della politica su quelle del mercato. Giovanni Orsina affronta la storia politica del decennio 1953-1963 basandosi sulle carte, finora mai utilizzate, del ricchissimo archivio di Giovanni Malagodi, per riconsiderare quell'"alternativa liberale" che puntava a trasformare l'Italia in un terreno favorevole allo sviluppo ordinato e democratico dei talenti individuali, contrapponendosi fermamente a ogni tentazione autoritaria, clericale, totalitaria, ma anche partitocratica e clientelare. Questo libro getta una luce nuova sugli avvenimenti di quegli anni e propone un'interpretazione originale del sistema politico italiano, osservando per la prima volta la storia repubblicana dalla parte dei liberali, ossia di chi dagli anni sessanta uscì sconfitto.