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La storia dell'unità d'Italia è stata piuttosto inquieta, caratterizzata da una vera guerra civile che si è protratta per quasi un decennio. Di questa guerra si parla appena nei libri di storia delle scuole, eppure fu lunga, sanguinosa e fratricida. Scavò un solco profondo fra due Italie diverse, un solco che ancora permane, grazie anche a molte rivisitazioni di parte che esaltano le gesta dei cosiddetti briganti. Fu un periodo oscuro della nostra storia, piuttosto trascurato dalla storiografia ufficiale, di cui occorre invece capire le motivazioni che ne furono alla base. Erano tutti Italiani che, su fronti opposti, si combatterono per dei principi che, forse, neppure loro conoscevano appieno. Il loro sacrificio tinse di rosso un terreno di agguati, montuoso e difficile, dove si consumarono vendette private, furti, stupri e rapine, omicidi briganteschi e omicidi legali. Una sequenza di orrori che durò per quasi un decennio. Questo libro è un tentativo di ricostruire una storia negata di eroismi e di viltà, di uomini e donne che scomparvero nel caos della guerra civile, in un difficile processo di unificazione politica della penisola.