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"L'Isola degli Orrori" la visiteremo tutta da nord a sud, da est a ovest, attraverso la penna e la matita degli autori. Con il tema sull'Eugenetica siamo sbarcati sulla parte nord dell'Isola. Abbiamo incontrato i fautori di esperimenti sul DNA umano e animale. Attraversato le foreste della paura dove risiede la follia della scienza. Quella che ha superato il limite concesso dalla sanità mentale e dagli Dei. Dall'origine dei tempi abbiamo superato lo spazio-tempo così, nello scorrere degli anni e dei secoli, l'essere umano con le sue imperfezioni e perfezioni è mutato sino a non trovare più ragioni per esistere. Chi si è sottomesso alla transgenesi, chi ha lottato e perso: tutti sono caduti in un piano evolutivo non voluto dalla natura, ma dall'uomo. I racconti degli autori, che si susseguono in questa prima raccolta, dimostrano come l'essere umano, più che in bellezza, tema un'evoluzione in negativo. L'uomo capace di generare nell'orrido e incapace di trovare soluzioni che non violino le leggi naturali dell'uomo. La follia arriva da coloro che dovrebbero trovare soluzioni di cura e benessere per l'individuo, invece mirano all'onnipotenza. Nella estenuante ricerca di potere e immortalità, l'essere umano, dotato di una intelligenza superiore, dimentica che anche gli Dei muoiono e Dio svanisce oltre le nubi di un cielo inaccessibile sempre più blu. Non temete, sono soltanto racconti. E i fumetti di abili mani ci raccontano la storia attraverso immagini ben congeniate e aprono la strada ad un nuovo viaggio. Preparate i bagagli, lasceremo il nord dell'Isola degli Orrori per raggiungere l'Est, dove altre avventure ci attendono. Se l'orrore dell'Eugenetica ha bussato una volta alla vostra porta, la follia busserà due volte. Due tocchi cadenzati salgono dallo scantino dell'inconscio. Restare chiusi in casa non servirà... sotto il letto è il primo posto dove guarderà. L'armadio, nella soffitta altri orrori attendono. La follia è Madre: vi troverà ovunque . Non giunge in treno o in auto, in nave o in aeroplano: ella, dalla faccia scarna e pallida, dimora negli antri della mente. Due colpi... (dall'Introduzione di Simona Porfido)