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Come può un uomo vivere la sua esistenza senza avere un'identità propria? È ciò che accade al protagonista di questa storia, perso tra emozioni contraddittorie, in balìa di un'esperienza onirica e di un viaggio nel tempo e nello spazio, frammentato tra identità non chiaramente riconoscibili. Nel romanzo di Emanuele Ruggeri i personaggi in realtà sono molteplici, un giovane medico che si trova a fare i conti con un passato ricco d'ombre ed un futuro incerto, uno psicanalista fuggito dall'Italia in Francia, combattuto tra la sua etica professionale e il suo sentimento per una paziente di nome Camille, ed un principe azzurro, figura enigmatica ed evanescente avvezzo a frequentare squallidi locali notturni. Tra dissezioni di cadaveri, rapimenti, e omicidi rituali si snoda una storia "folle", con un finale sorprendente quanto lo sono i passaggi da uno stato emotivo all'altro, da uno stato di quiete alla tempesta. Per il lettore abile a cogliere i segni è un viaggio nel labirinto della psiche umana, tra suoni, immagini e odori che conducono a un altrove dove ognuno dovrà fare i conti con se stesso.