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"L'assedio" è un pamphlet in difesa della Costituzione italiana, che in questa stagione politica occupa - per l'appunto - una trincea, circondata da truppe numerose. Colpa del sistema politico, che scarica sulla Carta costituzionale tutta la sua impotenza a inaugurare una stagione di riforme. Ma colpa altresì degli italiani, o almeno di quanti hanno via via smarrito il sentimento dei diritti e dei doveri che ci aveva lasciato in dote la generazione degli anni Quaranta, quella dei nostri padri fondatori. Ecco perché l'Italia è un paese senza legge: non c'è spazio per la legalità se la legge più alta viene ignorata o vilipesa. Questa malattia ha però origini lontane: nei ritardi con cui la nostra Carta è stata attuata; nelle prassi incostituzionali (almeno 15); nelle «controriforme» della Costituzione (per lo più fallite, anche se tre Bicamerali e innumerevoli altri tentativi hanno finito per delegittimare le istituzioni vigenti); nelle leggi che svuotano i valori costituzionali (il lodo Alfano non è che l'ultimo esempio). Ora è giunta la resa dei conti: dal Parlamento al Quirinale, dai giudici ordinari alla Consulta, tutti i contropoteri sono sotto schiaffo. "L'assedio" ci offre un contributo per resistere.