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"Senza processo e senza condanna, forse solo per essere rimasto tenacemente fedele alla sua scelta, salvando con il suo silenzio il paese di Odeno, gli amici e i compagni, Emi viene mitragliato di spalle, scalzo, e il suo corpo viene lasciato esanime nella gelida neve di febbraio, poco fuori il paese di Belprato". Si concludeva così - il 10 febbraio 1945, a poche settimane dalla Liberazione - la vita di Emiliano Rinaldini, partigiano nelle "Fiamme Verdi" catturato tre giorni prima da militi fascisti e torturato dalle SS. Le pagine del suo Diario, qui presentato in una nuova edizione, sono la testimonianza del percorso spirituale e politico che portò una coscienza profondamente religiosa alla scelta, difficile e sofferta, di combattere nella Resistenza per contribuire alla nascita di una società migliore, più giusta. Prefazione di Agostino Gemelli. Introduzione di Daria Gabusi.