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Questo libro nasce da due convinzioni e da un bisogno. La prima convinzione è che la filosofia a scuola sia non solo un sapere disciplinare, ma anche un'attività, un esercizio. Un "esercizio spirituale". La seconda che il filosofo sia un artigiano, colui che, con competenza e maestria, produce alcuni oggetti: domande, problemi, concetti, risposte, negoziazioni. Il bisogno è quello di affrontare l'insegnamento e l'apprendimento della filosofia a scuola dotandosi di strumenti che permettano, al docente e al discente, di imparare a "fare filosofia" per meglio "conoscere la filosofia". Occorre entrare nella "bottega" del filosofo per provare a impararne il mestiere. Lo strumento adottato per seguire le convinzioni e provare a soddisfare il bisogno è quello degli Episodi di Apprendimento Situato (EAS), che non rappresenta solo un metodo, ma una filosofia della didattica basata su una nuova idea di scuola. Si parte dalle competenze filosofiche da allenare e sviluppare: concettualizzare, problematizzare, argomentare e negoziare, per presentare poi alcuni EAS "al microscopio" e un'ipotetica "cassetta degli attrezzi" (esperimenti mentali, esempi e controesempi, concetti, distinzioni, azioni filosofiche).