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La regione Mediterranea sta lentamente prendendo una posizione centrale nei dibattiti economico-politici. Purtroppo, nella quasi totalità di questi confronti, ci si sofferma sugli aspetti negativi piuttosto che su misure che aiutino lo sviluppo dell'area: la morsa della crisi finanziaria internazionale che attanaglia i Paesi della sponda nord e i conflitti politici che imperversano in quella meridionale tolgono spazio alle politiche per lo sviluppo. L'analisi effettuata nell'area Mediterranea ha portato alla luce ulteriori problemi: la mancanza di iniziativa privata nella ricerca, la scarsa formazione professionale e il parziale insuccesso degli accordi d'associazione, nati per favorire gli scambi commerciali tra le due sponde. Oltre a questi problemi, però, emerge anche qualche nota positiva: l'iniziativa imprenditoriale, nonostante le condizioni critiche, è molto elevata e, anche se con qualche difficoltà, le opportunità di microcredito stanno aumentando. In aggiunta, alcune istituzioni hanno saputo cogliere l'importanza strategica dei parchi tecnologici e dei centri di ricerca e, dal canto suo, l'Italia si trova in una posizione favorevole per poter cogliere queste opportunità.