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In un silenzio allibito e sospeso, in un'atmosfera di paralizzato torpore emotivo, spesso senza nemmeno le parole che li sappiano esprimere, nascono e si consumano i drammi famigliari e personali narrati da Anne Tyler in questi cinque racconti: scene di ordinaria vita domestica, in cui trovano spazio il dramma della giovane madre sola che sta lasciando, forse per sempre, il suo bambino mentalmente disabile in un ricovero pulito e raggelante, così come la solitudine della vecchia donna iraniana che rivede, dopo più di dieci anni, il figlio completamente americanizzato e non è più in grado di comunicare con lui. E poi il dolore del vecchio padre rimasto improvvisamente vedovo che si trova del tutto impreparato alla visita natalizia della figlia e del genero; o la stanchezza nevrotica della moglie delusa dal marito, perché lo scopre incapace di affrontare gli imprevisti del quotidiano, la falciatrice che si rompe o l'automobile che si guasta. E nel silenzio di queste ordinarie tensioni, Anne Tyler trova le parole che i suoi personaggi non hanno più e prova a dirle, per indagare i legami misteriosi che tengono comunque uniti mogli e mariti, figli e genitori, nonostante tutto.