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Un volume che getta nuova luee sulla storia dell'Impero bizantino, troppo a lungo ritenuto un inerte residuo della Romanità antica. Prendendo in esame l'epoca che va dal IX al XV secolo, l'autrice delinea un'immagine di Bisanzio molto più vivace e complessa di quanto generalmente si creda; ne emerge il quadro di una compagine sociale e politica coinvolta in pieno dai coevi fenomeni che nel frattempo stanno ridisegnando l'Europa latino-germanica. Concentrando la sua attenzione sui legami familiari, sui vincoli di fedeltà e sull'organizzazione dei poteri, la Patlagean mostra come sia del tutto lecito parlare di dinamiche feudali anche tra i confini dello Stato bizantino, sgombrando così il campo dalla visione, mutuata dall'opera antesignana di Marc Bloch, di un Medioevo esclusivamente "figlio delle invasioni". Anche grazie all'ausilio di una ricchissima e variegata documentazione bibliografica, nonché di un corredo cartografico e genealogico di assoluto rilievo, ripercorriamo nel dettaglio le tappe di una vicenda perennemente in bilico tra la conservazione di un passato prestigioso e le esigenze di un presente che impone nuovi assetti.