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Come un'amante infedele, la vita ad Alessandro non ha mai smesso di promettere felicità per poi tradire le sue aspettative. Nato alla fine degli anni Quaranta da una donna francese e da un italiano ricchissimo, ultimo di una prestigiosa famiglia della borghesia laziale, fin da piccolo gli uomini della sua famiglia avevano in mente per lui un futuro ben preciso, incardinato sulle proprie ambizioni sociali. Ma cresciuto davanti al mare dell'Argentario, tra pini marittimi e continue avventure all'orizzonte, sotto il peso dei sogni altrui la sua vita si è ribellata, e oggi, oramai adulto, non può che assaporarne la noia tiepida e amara. Un torpore, il suo, che subisce una scossa improvvisa e violenta con la morte di Laura, donna per la quale ha provato per anni un amore intensissimo, corrisposto ma mai realizzato, che farà nascere in lui il desiderio di ripercorrere tutta la sua esistenza: l'educazione sentimentale ricevuta a Porto Ercole, nella villa del nonno, patriarca austero e donnaiolo; l'adolescenza a Parigi, tra notti selvagge e amicizie profonde; un matrimonio sbagliato; il primo incontro con Laura e la grande occasione mancata. Con melanconia e dolcezza, a sfilare davanti agli occhi sarà la storia di un uomo passato accanto alla vita senza mai afferrarla. Sthers srotola il filo dei ricordi di un animo inquieto, carico di nostalgia e rimpianti, per restituirci l'affresco denso di chiaroscuri di un uomo e della grande storia d'amore che avrebbe potuto vivere se avesse deciso, al momento giusto, di essere davvero sé stesso.